Lo scorso settembre, in occasione del Congresso IMAGING 2023, tenutosi presso la splendida Villa Monastero a Varenna, sulle rive del lago di Como, è stato conferito il primo “Premio Arturo Gilardoni”.
Di cosa si tratta? È un riconoscimento prestigioso rivolto a ricercatori nazionali e internazionali che si sono distinti per studi o pubblicazioni di scoperte e innovazioni nei campi sostenuti dalla Fondazione. In particolare, il premio riguarda l’imaging a raggi X, neutronico e di medicina nucleare, combinato con tecniche avanzate di ricostruzione e analisi delle immagini, incluso l’uso di approcci basati sull’intelligenza artificiale. Queste tecniche permettono di ottenere informazioni planari e tridimensionali sulle caratteristiche morfologiche, chimiche e funzionali interne dei campioni, in settori come la Medicina, la Biologia e i Beni Culturali.
Il workshop ha avuto l’obiettivo di identificare approcci comuni tra diversi campi di ricerca, tecniche e scale dimensionali. La conferenza ha suscitato grande interesse e ha visto la partecipazione di numerosi giovani scienziati.
Durante il Congresso è stata premiata la migliore ricerca presentata da uno studente di dottorato o da un ricercatore post-doc. Le numerose presentazioni che si sono succedute durante l’evento sono state tutte estremamente interessanti, ma alla fine il premio è stato assegnato a un solo vincitore.
Il “Premio Arturo Gilardoni” per la migliore comunicazione orale è stato assegnato alla dott.ssa Clara Magnin dell’Università di Grenoble Alps per la presentazione intitolata “X-ray Phase Contrast and Dark-field Imaging on Laboratory Equipment Using Random Modulation”.
Un ringraziamento speciale va al Prof. Alberto Bravin per l’eccellente organizzazione, nonché a tutti gli enti organizzatori del congresso: il “Centro Internazionale Piero Caldirola” (ICPC) per la Promozione della Scienza e ISPP, l’Università di Milano-Bicocca, ANTHEM Milano-Bicocca, il CNR-Nanotec di Lecce, il Dipartimento INFN di Milano-Bicocca e l’Università della Calabria.
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